Atmosfera da nomadi circensi. Sarà che ho rivisto “Parnassus” pochi giorni fa, ma quando sono entrata nell’unico spazio visitabile al momento del piano terra del Macro (http://www.macro.roma.museum/), un piccolo malizioso sorriso ha illuminato il mio volto. Immaginate lo stupore nel vedere una stanza alta almeno dieci metri, con le pareti interamente coperte di illusioni ottiche in black&white, buia e vuota, occupata solo in un angolo da due giostre, di quelle con le seggioline dondolanti, illuminate di mille colori cangianti (anche grazie all’Enel Contemporanea, che ha sponsorizzato l’installazione). Sto parlando di “Double Carousel with Zöllner Stripes” di Carsten Höller, visionario artista contemporaneo, visibilmente influenzato dalle sue origini nordeuropee. L’intento, in cui è perfettamente riuscito, è quello di deformare la realtà percepita, disorientando il visitatore e trasportandolo in una dimensione onirica dal retrogusto un po’ dark e claustrofobico (mia madre non riusciva più a trovare l’uscita…beh, forse questo è un po’ troppo, me ne rendo conto.) Beh, insomma, questa atmosfera piuttosto circense, come ho detto prima, al limite tra incubo e realtà, ha, come direbbero gli americani, made my day, nel senso che mi ha trasportata nelle mie nomadi fantasie oniriche, piene di lustrini, strani cappelli (che, si capisce, sono la mia passione), elefanti ed acrobati…praticamente mi sono lasciata solleticare dall’idea di abbandonare la mia vita per dedicarmi a quella, apparentemente sregolata, dell’artista di strada. L’unica cosa che mi ha fatto tornare bruscamente indietro, è stata immaginarmi con un’aderente tutina da contorsionista. Direi che la mia vita va benissimo così com’è.
Photography: T.Moramarco